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Ultimamente mi imbatto spesso nei social in una riflessione di Massimo Recalcati sulla genitorialità, rilanciata da tanti genitori e tante associazioni. Recalcati ha affermato in una puntata del suo podcast che “la vera genitorialità è adottiva.” Personalmente approvo l’idea che essere genitori richieda qualcosa in più rispetto alla nascita biologica. Apprezzo anche che questa affermazione porti alla luce l’importanza del ruolo dei genitori adottivi, che spesso si sentono messi in secondo piano, e che ribadisca il loro valore, con diritti e doveri paritari a quelli dei genitori biologici.
Leggi tutto: Riflessioni Critiche sull’Idealizzazione dell’AdozioneTuttavia, parole come queste possono semplificare una realtà molto più articolata e, a volte dolorosa, sia per i figli adottivi che per i loro genitori biologici.
L’Idealizzazione della Genitorialità Adottiva
Rappresentare la genitorialità adottiva come un modello ideale può sembrare confortante per i genitori adottivi, ma rischia di appesantire i figli, come se il loro legame con la famiglia adottiva dovesse compensare l’assenza o “l’inadeguatezza” dei genitori di nascita. Ogni figlio adottivo porta con sé una storia unica, fatta di legami e identità già formati, che devono essere rispettati e integrati, non sostituiti da un concetto di “rinascita” imposto. Ridurre l’adozione a un “salto” d’amore rischia di appiattire e cancellare la complessità del passato di un figlio adottivo, creando una visione edulcorata e irrealistica di cosa significhi davvero adottare.
I Motivi Dietro l’Adozione: Non Sempre Inadeguatezza
Un’altra questione di rilievo riguarda il presupposto che l’adozione sia sempre frutto di una mancanza di idoneità dei genitori biologici. Spesso, e soprattutto nelle adozioni internazionali, i motivi sono ben diversi. Povertà, stigma verso le madri nubili, mancanza di sostegno familiare o sociale e, in alcuni casi, anche traffici di minori sono all’origine di molte storie adottive. Ridurre il ruolo dei genitori biologici a una “non idoneità” rischia di ignorare queste realtà drammatiche e di aggravare i già pesanti fardelli che molti bambini e famiglie di origine si trovano a portare sulle spalle. Anche nelle adozioni nazionali, i motivi di separazione possono includere sofferenze economiche o sociali che costringono le famiglie biologiche a fare scelte estremamente difficili.
Il Peso di un’Idea di “Rinascita” Forzata
Per molti figli adottivi, l’idea di “rinascere” nella famiglia adottiva può essere un peso, come se dovessero lasciarsi alle spalle il proprio passato per rafforzare il legame con i nuovi genitori. Ma la vera genitorialità non chiede cancellazioni; è un cammino di accettazione e integrazione in cui ogni parte della storia dell’adottato ha il suo spazio. L’adozione è una strada complessa che richiede tempo e impegno e non può risolversi con una romantica idea di “nuova nascita,” ma con un’accoglienza autentica e reale.
Costruire una Genitorialità Reciproca
Frasi come quella di Recalcati, che elevano la genitorialità adottiva a una sorta di “santità” del ruolo genitoriale, rischiano di creare un conflitto tra genitori adottivi e genitori biologici, inasprendo una distanza che non serve a nessuno. Per costruire una cultura dell’adozione davvero inclusiva e costruttiva, abbiamo bisogno di un approccio di rispetto e comprensione reciproca tra genitori adottivi e genitori biologici, riconoscendo i ruoli e i dolori di ciascuno.
Forse, una visione più giusta e completa richiederebbe non solo rispetto, ma anche un senso di gratitudine reciproca: da parte dei genitori adottivi, il riconoscimento delle radici e del passato del proprio figlio; da parte dei genitori di nascita, la consapevolezza che il bambino è accolto e amato. La complessità e la bellezza dell’adozione si trovano proprio in questa apertura reciproca e nella capacità di accogliere ogni parte della storia e dell’identità dell’adottato, senza idealizzare e senza cancellare. Solo così possiamo costruire una cultura dell’adozione che rispetti e onori ogni famiglia per il contributo che dà e che ha dato.