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Adottare: accogliere una persona, non solo un figlio

Adottare è molto più che diventare genitori: è accogliere un bambino con una storia, un passato e un’identità spesso già formata.

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Non si tratta di colmare un vuoto personale, ma di aprire il proprio cuore e la propria casa per aiutare un bambino, piccolo o grande, a crescere, a trovare il suo posto nel mondo e a realizzarsi come individuo.

Il desiderio di adottare dovrebbe nascere dalla volontà di dare amore, stabilità e supporto, non dalla necessità di essere chiamati ‘mamma’ o ‘papà’. Solo così l’adozione può essere un percorso di arricchimento reciproco, in cui il benessere del bambino è davvero al centro.

A volte l’adozione è percepita come una forzatura, un tentativo di inserire un bambino nel ruolo di ‘figlio’ all’interno di una nuova famiglia. Questi bambini, che hanno trascorso anni in istituto o in contesti difficili, spesso non conoscono il significato profondo di essere figli: non hanno sperimentato cosa significhi ricevere affetto incondizionato, fidarsi di un adulto, sentirsi parte integrante di una famiglia.

In queste situazioni, può sembrare che si chieda loro di adattarsi rapidamente a una nuova realtà, di accettare subito un legame che per loro potrebbe non avere ancora significato. Questo porta a incomprensioni e tensioni, perché mentre i genitori adottivi cercano di offrire amore e stabilità, il bambino può sentirsi sopraffatto dalle aspettative e dalle richieste di affetto.

Per loro, essere ‘figli’ non è un concetto naturale, ma un ruolo che devono imparare a conoscere e accettare con il tempo e il giusto supporto. Ecco perché è fondamentale che i genitori adottivi comprendano questa realtà e siano pronti a percorrere un cammino di costruzione del legame con pazienza e rispetto, senza forzature, accettando che il processo di diventare una famiglia richiede tempo – e a volte molto -, comprensione e la capacità di affrontare le inevitabili difficoltà che emergeranno lungo il percorso.

Avvertenza: Le opinioni e i punti di vista espressi negli articoli presenti su questo sito riflettono esclusivamente il pensiero dell’autrice, Alessandra Pritie Maria Barzaghi. Tutti i contenuti sono pensati per offrire spunti di riflessione utili e interessanti, e momenti di approfondimento su tematiche adottive, e non hanno finalità di consulenza psicologica, medica o legale. La riproduzione dei materiali presenti in questo sito è consentita solo previa autorizzazione scritta dell’autrice.

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